Amore in volo

16/01/2022 1 Di admin

Siamo nati con le ali. 

Le abbiamo avute in dono nel momento preciso in cui abbiamo emesso il primo vagito, quando il mondo ha riservato un posto speciale ad ognuno di noi, un piccolo angolo di cielo dove spalancarle e agitarle, piano, per non salire troppo in fretta, per non farle sciogliere dal sole. 

Sì, ognuno di noi è Icaro ma se vuole può sopravvivere al volo audace e rientrare incolume a terra per lisciarsi le ali e prepararle ad un altro volo. Come un colibrì, come un gabbiano, come un’aquila.

Il fatto è che non crediamo di averle, spesso non pensiamo nemmeno di meritarle.

Ma sono lì, sempre e da sempre, e sono forti e possenti e sanno condurci dove nemmeno osiamo immaginare.

Ce le ha donate Eros, il dio che non ama mostrare il suo volto, colui che scocca dardi con una mira infallibile, dardi di fuoco e passione che spesso ci feriscono e ci portano a precipitare.

Le ali però ci possono salvare dall’abisso e con una spinta al momento giusto potremmo trovarci ad un tratto ad osservare le nostre miserie dall’alto, soli o sfiorati da altre ali che ci fanno compagnia, che si perdono nell’infinito cielo con battiti veloci che spostano l’aria e cantano.

Siamo angeli intenzionati a raggiungere la luce, perchè è la luce che ci chiama e ci vuole. E siamo perfetti, totalmente esatti, totalmente meravigliosi, luminescenti e splendenti. 

Lo specchio nel quale ci ostiniamo a guardarci, ci rimanda un riflesso deformato e non vediamo le ali nascoste dietro di noi, dietro la cieca esistenza che non riconosce le vere sembianze della essenza immateriale, così non riusciamo ad accogliere quella povera e spoglia immagine di noi stessi, nessuna pietà e nessun perdono, ci neghiamo l’amore.

Ma un giorno, dalla finestra socchiusa entra una luce, una scintilla riflessa dal cielo e scorgiamo un bagliore dietro le nostre spalle.

Ancora una volta Eros, invisibile agli occhi, ha lanciato un dardo e ha oltrepassato il nostro petto. 

Le ali si sono spalancate involontariamente, e noi, con le lacrime agli occhi, abbiamo iniziato il nostro volo.

foto: Arte postale Libert’ali – 2017