La dimensione psico-onirica
Da sempre scrivo e da sempre mi racconto. In un modo o nell’altro qualcosa di me, della mia esperienza, traspare dai miei scritti e credo sia così per chiunque abbia questa straordinaria passione che dà l’opportunità di arrivare agli altri cercando di scegliere le parole giuste.
Penso che ciò che distingue ognuno di noi nel modo di esprimersi sia la peculiarità, quella forma unica e personale, che si rivela nelle parole usate e nel loro ritmo. In tal modo ognuno di noi definisce la propria personalità e il carattere, il vissuto e le esperienze che lo hanno forgiato.
Ho come la sensazione che le categorie siano dei luoghi troppo stretti e non mi sono mai trovata pienamente a mio agio nello sceglierne una nella quale collocare il mio stile di scrittura. Tuttavia direi che il termine che si avvicina di più è psico-onirico: un viaggio in un’altra dimensione, fatta di pensieri, di visioni, di introspezione.
“Amina e le farfalle” è il mio primo libro psico-onirico.
Dopo aver riflettuto a lungo sulla eventualità di non condividerlo, alla fine ho pensato che pubblicarlo potesse essere un modo per avvicinarmi a lettori che, come me, nutrono interesse per un simile universo.
Immagino il narrato psico-onirico come qualcosa che permette di distaccarsi dalla realtà per esplorare una dimensione immateriale, scavare nell’anima e concedersi emozioni e sensazioni che a volte dimentichiamo, riportando la nostra mente nella culla del pensiero, là dove nasce la sensibilità più antica, quella senza standard preconfezionati, personale per ognuno di noi. Leggendo ci si inoltra in un luogo che può essere comune a tutti ma unico nel suo particolare e intimo evolversi. Ciascuno può trovare interamente se stesso, alcune parti di sé o semplicemente degli spunti di riflessione, un cammino da seguire o un’esperienza già vissuta. Non è una storia fatta di nomi e luoghi, o per meglio dire, quei nomi e quei luoghi esistono, ma ciascuno troverà i propri: quelli che hanno segnato la sua vita e guidato le azioni, i momenti che hanno rigato il viso di lacrime di gioia o dolore e comunque, in un modo del tutto unico hanno reso il suo cuore e il suo spirito ciò che è.
foto: Lampyridae – by MVM © 2011