La lumaca
Questo sarà un articolo molto lento.
Si muoverà appena, sarà un adagio sullo spartito della vita, con pause, silenzi, piccoli sonnellini.
Perchè tutti noi, anche se non lo sappiamo, anche se non ce ne rendiamo conto, anche se facciamo finta di non capire spingendo il piede sopra il pedale della corsa estrema, tutti abbiamo bisogno di l e n t e z z a.
Eh sì, una bella stiracchiata di mente, lenta, appagante e riposante.
Shhh, silenzio prego.
Che rumore sentiamo quando vediamo una lumaca che dolcemente si muove sul suo cammino? Verrebbe da chiedersi anche dove stia andando così poco preoccupata di correre e di affannarsi. Io non ho mai visto una lumaca sudata. Mai.
Con la sua morbida e scivolante forma si avvia, allungando i suoi occhietti filiformi alla ricerca di qualcosa intorno, saggiando l’aria e ritraendoli immediatamente se qualcosa sfiora quelle investigative propaggini.
Eppure potremmo pensare che fatichi portandosi dietro la sua dimora circolare, il suo mondo ove rifugiarsi in caso di pericolo o per avere il suo momento di sonno ristoratore.
Dove si dirige così sicura, senza dubbi, senza paura, scalando muri, rami, esili steli e dorsi di foglie?
Un giorno ne ho seguita una, mi ha mostrato la sua via: una via di pacata sollecitudine, una strada piena di meravigliose novità e paesaggi mozzafiato; muri pieni di anfratti da esplorare, incontri con altre creature e fiori mai visti, e nel silenzio più assoluto, ho sentito che rumore fa la lumaca quando si muove: non è un rumore, è una musica!
Le note di una delicata armonia che il movimento asseconda e ricrea, in accordo con la natura e con l’anima.
E si riposa, ogni tanto, si allunga, si stira, raggrinzisce il suo corpo e poi lo dilata sulla terra, allunga i suoi occhi all’estremo e poi riprende il suo cammino, lasciando dietro di sé una scia argentata: i suoi pensieri fatti di stelle.
Molto profonda e poetica… brava!
Mi è piaciuta molto! Dà l’idea “filosofica” della vita…