La porta segreta del sorriso
Si può rinunciare al sorriso?
Esso è un messaggio che sgorga dal cuore in festa, irrefrenabile, spontaneo. E mentre allarghi le tue labbra aprendole in una dolce curva modellata dall’emozione, apri anche il tuo cuore invitandolo a ricevere un dono che tu stesso offri.
Quale sentimento meraviglioso alberghi in un sorriso sincero lo sa bene il cielo, che ogni mattina si apre alla luce del sole e lo accoglie felice. Sì, la felicità è dentro quel gesto cauto e delicato che spesso genera una risata ed essa scende come una cascata, esonda dal nostro viso allagando di luce tutto ciò che circonda; oppure resta lì, appeso, sospeso tra le labbra: incipit mai concluso che tremulo esita e non osa esplodere.
I sorrisi nascosti dalle bocche coperte, mutilate da cortine di diffidenza a volte si ribellano, scalciano irrequieti e cercano strade alternative per riuscire, infine, a manifestarsi.
Qual è la strada per liberarsi?
Loro la conoscono. Infatti è solo innalzandosi verso cime sempre più alte che trova sbocco la loro innata natura libera. È camminando in salita che avviene il miracolo attraverso il quale i sorrisi completano la loro missione; è narrando la loro storia con linguaggi alternativi che sbocciano come fiori colorati affacciandosi lassù da quella finestra inaspettata. Ed è così che, dietro quelle palpebre dischiuse, dietro quelle ciglia alate, nasce il nuovo messaggio che non si arrende ad alcun impedimento, che non si sottomette ai divieti, che narra la sua verità in un modo o nell’altro. Il sorriso è ora più che mai una necessità che esso stesso esige, richiede, cerca e trova.
Perché la verità non conosce ostacoli e il sorriso può trovare la sua nella nuova dimensione luminosa dei nostri occhi. La scoperta del valore della libertà che solo la prigione può insegnare. La scoperta della bellezza di uno sguardo che, nonostante tutto, riesce a sorridere.