Nel bosco

06/10/2020 0 Di admin

Un giorno mi sono persa in un bosco. Camminavo distratta dai profumi e dal rumore delle foglie che i miei piedi calpestavano ad ogni passo. E mi stringevo nelle braccia per riparare la pelle innocente dal freddo e dall’inganno delle luci incerte tra i rami. Quei rami alti si protendevano verso il cielo e lo nascondevano, chiudendo, come sbarre legnose, il mondo sotto di loro alla luce diretta del sole. E ho avuto paura immersa in quella penombra minacciosa, in quella luce negata, seguita da bagliori sinistri ed ombre che mi sussurravano qualcosa all’orecchio facendomi ritrarre a scatti.

Però avanzavo, lenta, a tentoni ma avanzavo, e procedendo in direzioni dettate dall’istinto ho incontrato animali mai visti, colori mai assaggiati dai miei occhi e suoni che a pensarci bene forse avevo già udito ma ignorato.

Poi, dopo giorni di vagare incerto, una mattina, all’alba, ecco una radura, là dove gli alberi andavano diradandosi gradatamente e aprivano un varco alla luce.

Qui mi sono fermata e mi sono guardata intorno.

Vedevo il bosco fitto laggiù in fondo, ma non era un bosco: era un groviglio di prospettive sconnesse che attanagliavano i miei arti e non mi lasciavano procedere in avanti.

Ma erano lontane, ed ora dalla radura si vedeva il mare.