Una porta speciale
La copertina di un libro è la porta d’ingresso per accedere al mondo più intimo dell’autore.
Aprendo quella porta si entra curiosi e rispettosi strofinandosi i piedi sul tappeto, esitando sulla soglia per non essere troppo invadenti; con discrezione ci si guarda intorno per capire se il luogo in cui ci stiamo introducendo sia confortevole e gradito ai nostri sensi.
Già, approcciarsi ad una lettura è una cosa seria: ci troviamo di fronte ad una vera e propria esperienza di vita: siamo piacevolmente accolti dalla familiarità di un amico se si tratta di uno scrittore a noi già noto o siamo invogliati ad ampliare le nostre conoscenze se ne incontriamo uno sconosciuto.
Dietro la porta c’è un luogo fatto di parole che arredano e definiscono gli spazi; si percorre foglio per foglio, ci si sofferma sui particolari, sui dettagli; si prende un tè, magari, o una pizza e ci si attarda sulla soglia quando è ora di andare.
E quando si va via, resta il ricordo di uno scambio di emozioni, di una storia raccontata solo per te che leggi, nella quale trovare l’esclusività e la peculiarità di un ospite davvero speciale, che ti ha invitato a guardare dentro la sua vita. E perchè no, si torna a fargli visita.
Ogni scrittore, benché possa inventare storie e personaggi, in fondo racconta sempre qualcosa di sé ed è questo il vero senso dello scrivere: restare se stessi, trasmettere qualcosa di intimo, coinvolgente ed emozionante nelle parole usate, nello stile personale, nella storia unica narrata. Non per compiacere il lettore, non per avere successo, non per essere i primi.
Chi scrive segue un richiamo irresistibile e se lo fa con l’anima ciò si avverte con un brivido. Perché quel che è vero, autentico, fa tremare il cuore.
Telle une évidence, une ouverture infinie, encore et encore… avec une multitude de clés en main ou mieux un passe-partout. Afin d’entrer toujours et peut-être ne jamais en sortir complètement.
Tellement vrai…
Kris